sabato 9 febbraio 2008

La Francia rilancia il nucleare.


In realtà i francesi il nucleare non l'hanno mai abbandonato. Ma ora, rilanciano. Forse spinti dai venti di crisi energetica mondiale, da quelle parti non si fanno troppi scrupoli, e soprattutto fanno.


Così ecco la notizia che dopo 10 anni, la nuova fase si apre con la costruzione del maxi-reattore EPR che sarà pronto nel 2012.


A Flamanville, sulla scogliera normanna, sono in funzione dal 1985 già due centrali nucleari. Proprio accanto ai due primi nuclei, è in pieno svolgimento ora il cantiere per la costruzione del terzo reattore.


La potenza del nuovissimo EPR sarà di 1650 Megawatt. L'investimento è di 3.3 miliardi di euro complessivi, dei quali il 60% solo per la parte nucleare.


I reattori di terza generazione, come questo nuovo EPR, sono in grado di funzionare utilizzando il 30% in meno di uranio, e quindi di conseguenza anche le scorie prodotte diminuiranno in tale proporzione.


La costruzione del nuovo impianto inoltre garantirà un livello 4 di sicurezza, raddoppiando i sistemi di salvaguardia indipendenti del reattore.


Ma la cosa più bella è che al cantiere partecipano, tra i 2000 tecnici, 20 ingegneri italiani, targati ENEL dislocati tra Parigi e Lione dov'è la sede del programma EPR ) . Pare che i tecnici italiani siano particolarmente richiesti per la loro alta professionalità.


Ancora una volta professionalità italiana che servirà a far produrre energia a un paese estero, energia che poi magari, senza andare troppo lontano con la fantasia, molto presto noi andremo a ricomprare a peso d'oro, per i nostri consumi, come già facciamo da diversi paesi europei, confinanti e non.

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