giovedì 22 maggio 2008

Torna il Nucleare ? Torna la Rissa !


Il clima che si respira oggi e sempre nel Paese è quello delle barricate. Anche questo spiega le paludi malmostose nelle quali sembriamo impantanati da troppo tempo. Se ne ha una ulteriore dimostrazione dopo l'annuncio da parte del Ministro Scajola di voler riaprire il discorso sul nucleare, annunciando entro questa legislatura l'inizio della costruzione di nuove centrali di nuova generazione. L'annuncio del governo - forse anche questo 'sparato' troppo bruscamente e senza un minimo di preparazione alla discussione, è stato accolto da un fuoco di fila impressionante da parte del corollario di associazioni ambientaliste italiane. Sentite qui la reazione ufficiale di Greenpeace italia:


"L'annuncio del governo di voler riaprire il nucleare e' inaccettabile e somiglia molto al tentativo velleitario e arrogante fatto a Scanzano dove e' stata presentata come soluzione un'ipotesi non ancora verificata in nessuna parte del mondo. Questo annuncio suona come una dichiarazione di guerra: un referendum ha segnato l'uscita dell'Italia dal nucleare.


Il governo pensa di riaprire il discorso con qualche decreto legge? Avra' le risposte che merita".


Insomma, come sempre in Italia, dichiarazioni di guerra reciproche, muri contro muri. Ma possibile che una cosa che è nell'interesse primario del Paese - e cioè del suo futuro energetico - debba essere semplicemente il solito ring di catch ?

lunedì 19 maggio 2008

La Giornata Ecologica di Napoli - Una beffa.


Probabilmente non c'è più efficace sintesi della questione italiana, di quello che è successo ieri a Napoli, dove - mentre si annega fino alle narici nella monnezza - andava in scena una meravigliosa giornata ecologica, con tanto di blocco del traffico, ecc...
Sul sito del Comune di Napoli si poteva leggere la pregnante dichiarazione programmatica dell'Assessore all'Ambiente Rino Nasti:


"Il nostro obiettivo è far sì che la domenica ecologica, evento essenzialmente educativo volto alla riconquista dei territori cittadini e di una vivibilità per le persone e per le famiglie, possa costituire da un lato uno sprone per i cittadini affinché nel quotidiano acquisiscano atteggiamenti sostenibili (come ad esempio un uso sempre maggiore del trasporto pubblico) e dall’altro un incentivo ad adottare scelte ordinarie ancora più forti di tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini."

Insomma, non vi sembra eccezionale ?

E' come poter pensare di fermare una valanga con uno stuzzicadenti. Cioè, mentre nei quartieri alti e bassi della città, i cittadini napoletani non riuscivano neanche ad aprire le persiane alle finestre per la puzza orrenda, dovevano meditare e sviluppare una sensibilità ambientale grazie alla domenica ecologica ??

Beh, se non fosse tragico, sarebbe davvero comico - e in parte lo è.

In questa parabola tipicamente italiana c'è tutto: il disinteresse pubblico, l'inciviltà, l'inesistenza dello Stato e del senso civico, il velleitarismo astratto e surreale degli uomini delle amministrazioni pubbliche che pianificano invece di fare, che incentivano invece di provvedere, che spronano invece di assumersi responsabilità civiche, che deriverebbero dal mandato della democrazia repubblicana che li ha fatti andare lì.

Già... la democrazia... ma che fine ha fatto, in Italia ??

venerdì 9 maggio 2008

Al Gore incontra i Bloggers italiani.


C'era anche cristianiperl'ambiente ieri all'Ambra Jovinelli di Roma, per il tanto atteso incontro di Al Gore con i bloggers italiani.


Eravamo veramente curiosi di esserci. Perchè non capita spesso una occasione del genere. Di incontrare un Premio Nobel, quasi-presidente-americano, nonchè premio Oscar, da vicino, e poter rivolgere 'liberamente' domande. Sentire direttamente da lui, come pensa che stiano le cose.

Ed ecco le nostre impressioni:

Gore è sicuramente un personaggio carismatico. Se non lo fosse, le sue battaglie mediatiche non avrebbero avuto il successo planetario che tutti abbiamo visto.

La presenza scenica all'inizio pare deboluccia - un po' sovrappeso Mr. Gore, e anche forse un po' appesantito dalla cucina italiana della vigilia e dal buon vino rosso che pare ami moltissimo. Ma appena apre bocca, si spiega tutto.

Parla con tipico eloquio pragmatico americano: chiaro, diretto, senza perifrasi o subordinate. Pochi semplici concetti, espressi con tranquillità e convinzione, ma senza inutili accaloramenti - il contrario di ciò che avviene da noi.

La voce è profonda, l'inglese è parlato lentamente, comprensibilissimo anche da chi lo mastica poco.

Parla di tv, soprattutto Mr. Gore. Parla di quella current.tv che sta già diventando un caso mondiale: la televisione fatta dagli spettatori. Con tutte le promesse e le ambiguità che si porta dietro ( i servizi sono pagati, e bene. Ma chi li seleziona, poi ? E se non si selezionano, se nessuno li seleziona, non diventerà un altro mare magnum dove vince sempre il peggio, come You Tube ??).

Parla poco di ambiente. Si dice sicuro che il globalwarming è una verità. E che l'uomo ne è il responsabile. Ma mentre lo dice, non sembra il Messia. Per fortuna.
Alla fine ne ricaviamo l'impressione che l'impegno di Mr.Gore nei confronti dell'ambiente sia già stato in parte scavalcato da nuovi traguardi, nuovi obiettivi: l'informazione, appunto.

Ma possibile che il paladino della libera informazione, ormai, sia diventato il plurimiliardario Rupert Murdoch, che attraverso Sky, ospiterà current tivù italia sul suo palinsesto ?

Qualche dubbio è legittimo. Ma aspettiamo, e vedremo.
Intanto, complimenti Mr. Gore, e ci venga a trovare più spesso. Magari la prossima volta qualche domanda gliela facciamo anche noi.
Il sito di current america: