giovedì 8 novembre 2007

L'Agenzia Internazionale per l'Energia: vicino il colpo di grazia per l'economia globale.


















Suonano davvero sirene minacciose per il nostro futuro, e qui bisogna cominciare a chiedersi se queste Cassandre agiscano in modo disinteressato, o no.



Stamattina ecco che cosa propone il menu internazionale:



98,62 (dollari per un barile di petrolio)

841,75 (dollari per un’oncia d’oro)

1,4731 (dollari per acquistare un euro).



Tre cifre per tre record segnati sui mercati mondiali. E la sensazione, la certezza, secondo alcuni, che si stanno ormai approssimando le quote critiche: 100 dollari per il barile, 900 per l’oro, euro a 1,50 sul dollaro.



Cosa questo comporterà per l'uomo comune, per l'uomo della strada è assai facile immaginarlo. Lo verifichiamo anzi, ogni giorno.



L'allarme sui prezzi è ormai planetario, coinvolge gli Stati Uniti e l'Unione Europea.


Ma pare che oltre il puro allarmismo, per ora, non si riesca ad andare proprio.



In Europa ci si continua a baloccare con convegni e congressi - l'ultimo, per carità, assai autorevole che è inserito nel grande World Science Forum che si è aperto oggi a Budapest e che contiene una sessione di due giorni tutta dedicata al tema della sostenibilità ambientale e dello sviluppo - in America, non si fa altro che esprimere 'preoccupazione', ma solo per il fatto che il prezzo del petrolio non corre tanto per il timore che vengano meno i rifornimenti quanto perché è spinto (parecchio) dall’euro che punta diritto verso un cambio di 1,50 contro il dollaro.



Nel frattempo, l’Agenzia internazionale per l’energia assicura - bontà sua - che l’impennata fino 100 dollari sarà «il colpo di grazia per l’economia globale» e ipotizza che si arrivi a 159 dollari entro il 2030.



In tutto questo nessuno - o molto pochi in realtà - che si pongano la semplice domanda: a chi giova l'aumento a cifre folli delle energie primarie da combustibili fossili ? Chi trarrà giovamento da tutto questo ? E soprattutto come questa corsa spaventosa condizionerà le scelte future, che riguarderanno noi, ma soprattutto le generazioni dopo di noi, cioè i nostri figli ???

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