Non facciamo altro che parlare di ambiente, in Italia. Parlare, appunto.
La vicenda dei rifiuti campani che sta agitando le digestioni natalizie di molti, che da quelle parti devono fare i conti con i miasmi delle tonnellate di 'monnezza' lasciate a putrefare in mezzo alle strade, appare emblematica, di come siamo ridotti qui, nel nostro paese, in fatto di utilizzo razionale del territorio e di rispetto dell'ambiente.
E' di ieri la notizia che Remondis, la più grande azienda tedesca di smaltimento dei rifiuti, è disponibile a realizzare un inceneritore per bruciare tutta l'immondizia della Campania, producendo elettricità.
In realtà, Remondis è solo la punta del fenomeno: oltre-Brennero hanno capito da tempo - non sono geni, sono solo persone 'pensanti' - che l'incenerimento dei rifiuti è un business.
Remondis, per realizzare il nuovo impianto, che potrebbe smaltire in tempi assai brevi i 5.000.000 di 'ecoballe' (blocchi di immondizia impacchettata) che attendono di essere smaltiti in Campania, chiede un contratto di 15 anni.
E' più che probabile che qualche amministratore pubblico, per risolvere la faccenda penosa dei rifiuti sballottati di qua e di là, e degli inceneritori nostrani che nessuno vuole 'sotto casa', finirà per firmarlo quel contratto.
Così si continuerà nel vittorioso trend adottato negli ultimi 14 anni: nei quali l'Italia ha gettato al vento qualcosa come 2 miliardi di Euro. Eh sì, perchè esportare mondezza all'Italia costa, e costa parecchio: costa per l'esattezza 215 euro per tonnellata (comprensivi di trasporto via treno oltr'Alpe sui treni della EcoLog).
In Campania, poi, costa ancora di più: Il commissario per l'emergenza (c'è anche questo, ovviamente, in Italia, un commissario per l'emergenza), spende da un minimo di 290 euro a un massimo di 1000 euro la tonnellata per smaltire la spazzatura nelle discariche della Campania.
Ma all'estero, direte voi, che ci guadagnano ?
Beh, all'estero, non sono scemi per niente. Remondis costruirà il nuovo inceneritore in un'area tra la Renania e il Lussemburgo. E questo inceneritore produrrà elettricità. Elettricità doppiamente 'pulita', senza disboscare, senza estrarre da cave o pozzi. Elettricità che in parte i tedeschi terranno per loro, e in parte rivenderanno a paesi limitrofi, ricavandone profitto.
Insomma, saremo proprio noi - come già facciamo attualmente - a fornire ai tedeschi, pagando di tasca nostra, la materia prima per fare energia elettrica !
Non è tipicamente italiano tutto questo ?
La vicenda dei rifiuti campani che sta agitando le digestioni natalizie di molti, che da quelle parti devono fare i conti con i miasmi delle tonnellate di 'monnezza' lasciate a putrefare in mezzo alle strade, appare emblematica, di come siamo ridotti qui, nel nostro paese, in fatto di utilizzo razionale del territorio e di rispetto dell'ambiente.
E' di ieri la notizia che Remondis, la più grande azienda tedesca di smaltimento dei rifiuti, è disponibile a realizzare un inceneritore per bruciare tutta l'immondizia della Campania, producendo elettricità.
In realtà, Remondis è solo la punta del fenomeno: oltre-Brennero hanno capito da tempo - non sono geni, sono solo persone 'pensanti' - che l'incenerimento dei rifiuti è un business.
Remondis, per realizzare il nuovo impianto, che potrebbe smaltire in tempi assai brevi i 5.000.000 di 'ecoballe' (blocchi di immondizia impacchettata) che attendono di essere smaltiti in Campania, chiede un contratto di 15 anni.
E' più che probabile che qualche amministratore pubblico, per risolvere la faccenda penosa dei rifiuti sballottati di qua e di là, e degli inceneritori nostrani che nessuno vuole 'sotto casa', finirà per firmarlo quel contratto.
Così si continuerà nel vittorioso trend adottato negli ultimi 14 anni: nei quali l'Italia ha gettato al vento qualcosa come 2 miliardi di Euro. Eh sì, perchè esportare mondezza all'Italia costa, e costa parecchio: costa per l'esattezza 215 euro per tonnellata (comprensivi di trasporto via treno oltr'Alpe sui treni della EcoLog).
In Campania, poi, costa ancora di più: Il commissario per l'emergenza (c'è anche questo, ovviamente, in Italia, un commissario per l'emergenza), spende da un minimo di 290 euro a un massimo di 1000 euro la tonnellata per smaltire la spazzatura nelle discariche della Campania.
Ma all'estero, direte voi, che ci guadagnano ?
Beh, all'estero, non sono scemi per niente. Remondis costruirà il nuovo inceneritore in un'area tra la Renania e il Lussemburgo. E questo inceneritore produrrà elettricità. Elettricità doppiamente 'pulita', senza disboscare, senza estrarre da cave o pozzi. Elettricità che in parte i tedeschi terranno per loro, e in parte rivenderanno a paesi limitrofi, ricavandone profitto.
Insomma, saremo proprio noi - come già facciamo attualmente - a fornire ai tedeschi, pagando di tasca nostra, la materia prima per fare energia elettrica !
Non è tipicamente italiano tutto questo ?