sabato 29 dicembre 2007

I rifiuti di Napoli e l'inceneritore tedesco. Una vicenda esemplare.


Non facciamo altro che parlare di ambiente, in Italia. Parlare, appunto.

La vicenda dei rifiuti campani che sta agitando le digestioni natalizie di molti, che da quelle parti devono fare i conti con i miasmi delle tonnellate di 'monnezza' lasciate a putrefare in mezzo alle strade, appare emblematica, di come siamo ridotti qui, nel nostro paese, in fatto di utilizzo razionale del territorio e di rispetto dell'ambiente.

E' di ieri la notizia che Remondis, la più grande azienda tedesca di smaltimento dei rifiuti, è disponibile a realizzare un inceneritore per bruciare tutta l'immondizia della Campania, producendo elettricità.

In realtà, Remondis è solo la punta del fenomeno: oltre-Brennero hanno capito da tempo - non sono geni, sono solo persone 'pensanti' - che l'incenerimento dei rifiuti è un business.

Remondis, per realizzare il nuovo impianto, che potrebbe smaltire in tempi assai brevi i 5.000.000 di 'ecoballe' (blocchi di immondizia impacchettata) che attendono di essere smaltiti in Campania, chiede un contratto di 15 anni.

E' più che probabile che qualche amministratore pubblico, per risolvere la faccenda penosa dei rifiuti sballottati di qua e di là, e degli inceneritori nostrani che nessuno vuole 'sotto casa', finirà per firmarlo quel contratto.

Così si continuerà nel vittorioso trend adottato negli ultimi 14 anni: nei quali l'Italia ha gettato al vento qualcosa come 2 miliardi di Euro. Eh sì, perchè esportare mondezza all'Italia costa, e costa parecchio: costa per l'esattezza 215 euro per tonnellata (comprensivi di trasporto via treno oltr'Alpe sui treni della EcoLog).

In Campania, poi, costa ancora di più: Il commissario per l'emergenza (c'è anche questo, ovviamente, in Italia, un commissario per l'emergenza), spende da un minimo di 290 euro a un massimo di 1000 euro la tonnellata per smaltire la spazzatura nelle discariche della Campania.

Ma all'estero, direte voi, che ci guadagnano ?

Beh, all'estero, non sono scemi per niente. Remondis costruirà il nuovo inceneritore in un'area tra la Renania e il Lussemburgo. E questo inceneritore produrrà elettricità. Elettricità doppiamente 'pulita', senza disboscare, senza estrarre da cave o pozzi. Elettricità che in parte i tedeschi terranno per loro, e in parte rivenderanno a paesi limitrofi, ricavandone profitto.

Insomma, saremo proprio noi - come già facciamo attualmente - a fornire ai tedeschi, pagando di tasca nostra, la materia prima per fare energia elettrica !

Non è tipicamente italiano tutto questo ?

7 commenti:

Alessandro Vettorel ha detto...

Bellissimo questo post tra l'altro condiviso pienamente vorrei farti leggere quello che pensavo Io..
http://vettorel.blogspot.com/2007/12/oggi-sul-corriere-della-sera-del.html

Anonimo ha detto...

Salve, siamo contenti che avete usato una nostra foto per un fine utile, giusto per la cronaca quella foto l'abbiamo scattata nel quartiere Pianura di Napoli. Buon lavoro

Cristiani per l'ambiente ha detto...

Grazie Alessandro !
E Grazie anche a ing&amb ! In effetti ci sembrava che la vostra foto illustrasse come meglio non si poteva, la triste situazione raccontata nel pezzo.
Buon anno !
Criamb

Alessandro Vettorel ha detto...

Ragazzi colgo l'occasione per ringraziarvi e ricambiare il gentile augurio di buon anno 2008.
Speriamo che sia un'anno positivo.

ciao Alessandro

Fabrizio ha detto...

La "materia prima", invece di lagnarsi che la diamo in pasto ai cancrovalorizzatori tedeschi, non andrebbe prodotta punto.

Cristiani per l'ambiente ha detto...

cioè non dovremmo produrre rifiuti ?
criamb

Unknown ha detto...

Fabrizio, se ci spieghi come fare per non produrre "monnezza", ti saremmo grati, grazie!