Adesso ci sarà di sicuro chi dirà che loro parlano perchè fanno nient'altro che i loro interessi. Ma invece un buon dato di crescita nella responsabilità e nella consapevolezza di questo paese si avrebbe anche - e molto - con il rispetto dell'opinione degli altri, e soprattutto con la cancellazione del pre-giudizio, che ormai delegittima a priori l'interlocutore a prescidere di qualunque cosa dica.
"Parla bene del Nucleare ? Certo, è il suo interesse ! "
E' un modo di ragionare molto grezzo, e molto dannoso.
Invece, la giornata di studio promossa dall'Associazione Italiana Nucleare (Ain) che si è tenuta ieri a Roma, ha presentato dei dati davvero molto interessanti, se solo si decida di leggerli:
Il primo è che l'energia elettrica in Italia costa fino al 45% in piu' rispetto al resto d'Europa, e il nostro paese dovra' pagare da qui al 2012 ben 55 miliardi di euro per rispettare il protocollo di Kyoto a causa del fatto che non riusciamo a diminuire i gas serra anche per i combustibili fossili utilizzati per produrre energia !
"In queste condizioni - ha dichiarato il segretario dell'Ain Ugo Spezia - si rischia veramente il declino economico - mentre con quegli stessi soldi si potrebbero costruire otto reattori nucleari di terza generazione che hanno emissioni molto piu' basse''.
Il secondo dato importante è che nel resto del mondo ci sono 439 reattori in esercizio, 33 in costruzione (11 in Europa) e 94 in fase di progettazione. L'Italia partecipa ad iniziative internazionali di ricerca sia in ambito europeo che mondiale, come il progetto Gnep (Global Nuclear Energy Partnership) del Dipartimento dell'Energia americano. Inoltre alcune industrie italiane, come ad esempio l'Ansaldo Nucleare, partecipa a numerosi progetti per centrali all'estero, dalla Romania alla Cina agli stessi Usa.
Ma paradossalmente, questa tecnologia, che è nostra, noi non la possiamo utilizzare per migliorare e difendere la qualità e la quantità della nostra energia.
Ma è possibile proseguire su questa strada ??
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