Benedetto XVI è il terzo Pontefice di Roma a parlare di fronte all'Assemblea delle Nazioni Unite. Dopo Paolo VI e Giovanni Paolo II (due volte) è toccato dunque a lui parlare ai rappresentanti di 192 paesi del Mondo.
E qualcuno può essersi sorpreso, non conoscendo questo Papa, che tra i temi affrontati - certamente quelli considerati più urgenti per il mondo, oggi - il Papa si sia riferito direttamente e concretamente anche ai temi ambientali.
Riportiamo due passi in particolare - anche perchè ci sembra che siano stati piuttosto ignorati dai giornali italiani (ma non da quelli stranieri). Eccoli qui:
...Certo, questioni di sicurezza, obiettivi di sviluppo, riduzione delle ineguaglianze locali e globali, protezione dell’ambiente, delle risorse e del clima, richiedono che tutti i responsabili internazionali agiscano congiuntamente e dimostrino una prontezza ad operare in buona fede, nel rispetto della legge e nella promozione della solidarietà nei confronti delle regioni più deboli del pianeta. Penso in particolar modo a quei Paesi dell’Africa e di altre parti del mondo che rimangono ai margini di un autentico sviluppo integrale, e sono perciò a rischio di sperimentare solo gli effetti negativi della globalizzazione. Nel contesto delle relazioni internazionali, è necessario riconoscere il superiore ruolo che giocano le regole e le strutture intrinsecamente ordinate a promuovere il bene comune, e pertanto a difendere la libertà umana.
... Qui il nostro pensiero si rivolge al modo in cui i risultati delle scoperte della ricerca scientifica e tecnologica sono stati talvolta applicati. Nonostante gli enormi benefici che l’umanità può trarne, alcuni aspetti di tale applicazione rappresentano una chiara violazione dell’ordine della creazione, sino al punto in cui non soltanto viene contraddetto il carattere sacro della vita, ma la stessa persona umana e la famiglia vengono derubate della loro identità naturale. Allo stesso modo, l’azione internazionale volta a preservare l’ambiente e a proteggere le varie forme di vita sulla terra non deve garantire soltanto un uso razionale della tecnologia e della scienza, ma deve anche riscoprire l’autentica immagine della creazione. Questo non richiede mai una scelta da farsi tra scienza ed etica: piuttosto si tratta di adottare un metodo scientifico che sia veramente rispettoso degli imperativi etici.
Sono parole che - espresse da un Papa, da questo Papa - meriterebbero di essere meditate a lungo, ragionate, e fatte fruttare.
Qui sotto per leggere il discorso del Papa nella sua interezza:
http://www.korazym.org/news1.asp?Id=28378
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