Povera Fiamma Olimpica !
Mala tempora currunt per l'ideale di Olimpia. Il Sacro Fuoco acceso nel Braciere del tempio Greco qualche settimana fa rischia ad ogni tappa in più di diventare una povera brace inconsistente, tra un estintore e un altro, una protesta e un'altra.
Proteste legittime. Giustissime, anzi sacrosante. Ma certo, a ripensare agli ideali del povero Barone De Coubertain, un po' di tristezza viene. E a tal punto ci si scatena contro la tremebonda fiaccola, che addirittura contro di lei si scatena anche la mannaia ecologista.
C'è infatti qualcuno che si è divertito a calcolare il grado di inquinamento della fiaccola: scoprendo così che il percorso mondiale della fiamma olimpica, 135 citta' dei cinque continenti in 130 giorni, produrra' nientemeno che 9.000 tonnellate di anidride carbonica (CO2), la stessa quantita' emessa in due anni a Tuvalu, una piccola isola del Pacifico minacciata dal riscaldamento climatico.
Lo ha calcolato un solerte ingegnere francese, Olivier Carles, condirettore della societa' 'Objectif Carbone', specializzata nei "bilanci del carbonio" (la somma delle emissioni di gas serra rilasciate da un sito o da una attivita').
Partita da Olimpia in Grecia il 24 marzo, la fiamma arrivera' l'8 agosto a Pechino, dopo un viaggio di 137.000 chilometri. Si sposta da una tappa all'altra a bordo di un Airbus A330 di Air China, dipinto con i suoi colori e noleggiato appositamente.
L'aereo consumera' 1,5 milioni di litri di cherosene per coprire il tragitto, producendo, secondo Carles "4.400 tonnellate di anidride carbonica per la combustione del cherosene ed altrettante per la scia di condensa".
Quanto alla fiamma, ci rassicura almeno su questo l'impietoso ingegnere, brucia gas propano come un accendino, e "non emettera' meno di un centinaio di chili di CO2 nel suo viaggio".
Beh, almeno questo.
Per le prossime edizioni - se mai vi saranno - si potrebbe pensare a un trasporto della fiaccola via cavallo o cammello. In fondo basterebbero dieci-dodici mesi.
Mala tempora currunt per l'ideale di Olimpia. Il Sacro Fuoco acceso nel Braciere del tempio Greco qualche settimana fa rischia ad ogni tappa in più di diventare una povera brace inconsistente, tra un estintore e un altro, una protesta e un'altra.
Proteste legittime. Giustissime, anzi sacrosante. Ma certo, a ripensare agli ideali del povero Barone De Coubertain, un po' di tristezza viene. E a tal punto ci si scatena contro la tremebonda fiaccola, che addirittura contro di lei si scatena anche la mannaia ecologista.
C'è infatti qualcuno che si è divertito a calcolare il grado di inquinamento della fiaccola: scoprendo così che il percorso mondiale della fiamma olimpica, 135 citta' dei cinque continenti in 130 giorni, produrra' nientemeno che 9.000 tonnellate di anidride carbonica (CO2), la stessa quantita' emessa in due anni a Tuvalu, una piccola isola del Pacifico minacciata dal riscaldamento climatico.
Lo ha calcolato un solerte ingegnere francese, Olivier Carles, condirettore della societa' 'Objectif Carbone', specializzata nei "bilanci del carbonio" (la somma delle emissioni di gas serra rilasciate da un sito o da una attivita').
Partita da Olimpia in Grecia il 24 marzo, la fiamma arrivera' l'8 agosto a Pechino, dopo un viaggio di 137.000 chilometri. Si sposta da una tappa all'altra a bordo di un Airbus A330 di Air China, dipinto con i suoi colori e noleggiato appositamente.
L'aereo consumera' 1,5 milioni di litri di cherosene per coprire il tragitto, producendo, secondo Carles "4.400 tonnellate di anidride carbonica per la combustione del cherosene ed altrettante per la scia di condensa".
Quanto alla fiamma, ci rassicura almeno su questo l'impietoso ingegnere, brucia gas propano come un accendino, e "non emettera' meno di un centinaio di chili di CO2 nel suo viaggio".
Beh, almeno questo.
Per le prossime edizioni - se mai vi saranno - si potrebbe pensare a un trasporto della fiaccola via cavallo o cammello. In fondo basterebbero dieci-dodici mesi.
Nessun commento:
Posta un commento