venerdì 13 giugno 2008

WIRED - Le eco-balle degli Ecologisti.


Stavolta la doccia fredda arriva dalla rivista americana Wired, che viene considerata un po' la Bibbia della modernità tecnologica capace di rispettare sempre e ovunque l'integrità ambientale.

Ragione per cui, se è proprio Wired a fare l'elenco di pregiudizi, superstizioni e leggende metropolitane grandemente in auge nel mondo ambientalista, la cosa fa certamente rumore.

Ecco dunque, il catalogo delle false convinzioni eco-logiche compilato da Wired (che molto efficacemente ha di recente riportato Pigi Battista sul Corriere Magazine):

1. L'aria condizionata emette meno CO2 del riscaldamento. Dunque non è vero che sia più dannosa per l'ambiente di quello che facciamo 5-6 mesi all'anno con il riscaldamento delle nostre case.

2. Gli organismi geneticamente modificati sono necessari.

3. L'agricoltura biologica fa più danni di quella tradizionale (ci vogliono ad esempio più mucche con conseguenti emissioni di metano per produrre lo stesso litro di latte).

4. Le foreste millenarie possono contribuire al riscaldamento globale.

5. Le automobili ibride sono gioielli tecnologici e ci mettono a posto la coscienza, ma non servono. Meglio comprare macchine usate.

6. Il nucleare è la forma di energia più ecologica.

E alla fine, la sentenza, secondo Wired - che non è negazionista nei confronti del global-warming, ma non lo attribuisce in toto all'azione dell'uomo:

6. Il riscaldamento globale è comunque inevitabile, meglio prepararsi a fronteggiarlo, piuttosto che fingere di poterlo fermare.

Ahiaiai. Se le cose stanno come afferma Wired, ci sono un bel po' di cose da mettere a posto, nelle nostre convinzioni...

giovedì 22 maggio 2008

Torna il Nucleare ? Torna la Rissa !


Il clima che si respira oggi e sempre nel Paese è quello delle barricate. Anche questo spiega le paludi malmostose nelle quali sembriamo impantanati da troppo tempo. Se ne ha una ulteriore dimostrazione dopo l'annuncio da parte del Ministro Scajola di voler riaprire il discorso sul nucleare, annunciando entro questa legislatura l'inizio della costruzione di nuove centrali di nuova generazione. L'annuncio del governo - forse anche questo 'sparato' troppo bruscamente e senza un minimo di preparazione alla discussione, è stato accolto da un fuoco di fila impressionante da parte del corollario di associazioni ambientaliste italiane. Sentite qui la reazione ufficiale di Greenpeace italia:


"L'annuncio del governo di voler riaprire il nucleare e' inaccettabile e somiglia molto al tentativo velleitario e arrogante fatto a Scanzano dove e' stata presentata come soluzione un'ipotesi non ancora verificata in nessuna parte del mondo. Questo annuncio suona come una dichiarazione di guerra: un referendum ha segnato l'uscita dell'Italia dal nucleare.


Il governo pensa di riaprire il discorso con qualche decreto legge? Avra' le risposte che merita".


Insomma, come sempre in Italia, dichiarazioni di guerra reciproche, muri contro muri. Ma possibile che una cosa che è nell'interesse primario del Paese - e cioè del suo futuro energetico - debba essere semplicemente il solito ring di catch ?

lunedì 19 maggio 2008

La Giornata Ecologica di Napoli - Una beffa.


Probabilmente non c'è più efficace sintesi della questione italiana, di quello che è successo ieri a Napoli, dove - mentre si annega fino alle narici nella monnezza - andava in scena una meravigliosa giornata ecologica, con tanto di blocco del traffico, ecc...
Sul sito del Comune di Napoli si poteva leggere la pregnante dichiarazione programmatica dell'Assessore all'Ambiente Rino Nasti:


"Il nostro obiettivo è far sì che la domenica ecologica, evento essenzialmente educativo volto alla riconquista dei territori cittadini e di una vivibilità per le persone e per le famiglie, possa costituire da un lato uno sprone per i cittadini affinché nel quotidiano acquisiscano atteggiamenti sostenibili (come ad esempio un uso sempre maggiore del trasporto pubblico) e dall’altro un incentivo ad adottare scelte ordinarie ancora più forti di tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini."

Insomma, non vi sembra eccezionale ?

E' come poter pensare di fermare una valanga con uno stuzzicadenti. Cioè, mentre nei quartieri alti e bassi della città, i cittadini napoletani non riuscivano neanche ad aprire le persiane alle finestre per la puzza orrenda, dovevano meditare e sviluppare una sensibilità ambientale grazie alla domenica ecologica ??

Beh, se non fosse tragico, sarebbe davvero comico - e in parte lo è.

In questa parabola tipicamente italiana c'è tutto: il disinteresse pubblico, l'inciviltà, l'inesistenza dello Stato e del senso civico, il velleitarismo astratto e surreale degli uomini delle amministrazioni pubbliche che pianificano invece di fare, che incentivano invece di provvedere, che spronano invece di assumersi responsabilità civiche, che deriverebbero dal mandato della democrazia repubblicana che li ha fatti andare lì.

Già... la democrazia... ma che fine ha fatto, in Italia ??

venerdì 9 maggio 2008

Al Gore incontra i Bloggers italiani.


C'era anche cristianiperl'ambiente ieri all'Ambra Jovinelli di Roma, per il tanto atteso incontro di Al Gore con i bloggers italiani.


Eravamo veramente curiosi di esserci. Perchè non capita spesso una occasione del genere. Di incontrare un Premio Nobel, quasi-presidente-americano, nonchè premio Oscar, da vicino, e poter rivolgere 'liberamente' domande. Sentire direttamente da lui, come pensa che stiano le cose.

Ed ecco le nostre impressioni:

Gore è sicuramente un personaggio carismatico. Se non lo fosse, le sue battaglie mediatiche non avrebbero avuto il successo planetario che tutti abbiamo visto.

La presenza scenica all'inizio pare deboluccia - un po' sovrappeso Mr. Gore, e anche forse un po' appesantito dalla cucina italiana della vigilia e dal buon vino rosso che pare ami moltissimo. Ma appena apre bocca, si spiega tutto.

Parla con tipico eloquio pragmatico americano: chiaro, diretto, senza perifrasi o subordinate. Pochi semplici concetti, espressi con tranquillità e convinzione, ma senza inutili accaloramenti - il contrario di ciò che avviene da noi.

La voce è profonda, l'inglese è parlato lentamente, comprensibilissimo anche da chi lo mastica poco.

Parla di tv, soprattutto Mr. Gore. Parla di quella current.tv che sta già diventando un caso mondiale: la televisione fatta dagli spettatori. Con tutte le promesse e le ambiguità che si porta dietro ( i servizi sono pagati, e bene. Ma chi li seleziona, poi ? E se non si selezionano, se nessuno li seleziona, non diventerà un altro mare magnum dove vince sempre il peggio, come You Tube ??).

Parla poco di ambiente. Si dice sicuro che il globalwarming è una verità. E che l'uomo ne è il responsabile. Ma mentre lo dice, non sembra il Messia. Per fortuna.
Alla fine ne ricaviamo l'impressione che l'impegno di Mr.Gore nei confronti dell'ambiente sia già stato in parte scavalcato da nuovi traguardi, nuovi obiettivi: l'informazione, appunto.

Ma possibile che il paladino della libera informazione, ormai, sia diventato il plurimiliardario Rupert Murdoch, che attraverso Sky, ospiterà current tivù italia sul suo palinsesto ?

Qualche dubbio è legittimo. Ma aspettiamo, e vedremo.
Intanto, complimenti Mr. Gore, e ci venga a trovare più spesso. Magari la prossima volta qualche domanda gliela facciamo anche noi.
Il sito di current america:

martedì 29 aprile 2008

Perchè ha vinto Alemanno ?


Siamo proprio sicuri che è solo la questione sicurezza ad aver fatto vincere Alemanno a Roma, contro Rutelli ?

Siamo proprio sicuri che non c'entri niente lo stato in cui versa la città, e che chiunque - visitatore o abitante - può verificare ogni giorno percorrendo le sue strade, i viali, i giardini, i parchi, le scalinate di questa storia infinita che è Roma ?

Siamo proprio sicuri che non c'entri niente il fatto che una amministrazione che includeva nelle sue fila una forte componente ambientale o ambientalista - che dovrebbe battersi per il rispetto dell'ambiente, massimamente in una città come Roma - ha pesantemente fallito in questo campo, in quasi sedici anni di governo ininterrotto ?

Ora va bene, i Romani sono sporchi.

E ancora di più sono sporchi molti dei turisti che anche dall'estero trattano questa città come una specie di pattumiera all'aperto.

Ma una amministrazione - una buona amministrazione - non dovrebbe utilizzare ogni risorsa disponibile - con campagne VERE, con informazioni VERE, con interventi VERI, per sensibilizzare TUTTI al rispetto dei tremila anni di storia che Roma si porta dietro ?

Non è una questione di centro storico: ogni quartiere di Roma, anche quelli che una volta venivano considerati 'bene' o 'alti' versano in uno stato di penoso abbandono. Vie, strade nelle quali non è dato il bene di vedere un operatore ecologico - una volta si chiamavano netturbini - per settimane e mesi. Aiuole diventate discariche all'aperto, escrementi canini lasciati ad essiccare e a solidificarsi per mesi, cestini, cassonetti, contenitori che vengono lasciati per giorni e settimane a vomitare i loro rifiuti, senza che nessuno li avvicini.

Ma si tratta così una città ?

Ma che esempio si dà alle nuove generazioni ? Come li si educa ?

Davvero i bilanci comunali - non così poveri, a quanto sembra - non possono evitare che la pulizia pubblica della città, la sua vivibilità, la sua igiene, siano all'ultimo posto delle priorità municipali ?

Ci sono soldi per opere faraoniche, e non per mantenere un minimo di pulizia nelle strade ?

Davvero negli ultimi anni Roma, da questo punto di vista, è peggiorata e di molto.

E' un dato oggettivo, non una valutazione politica.

Ma la politica dovrebbe partire sempre da dati oggettivi. Anche se in questo paese sembra che ce ne siamo tutti dimenticati.

martedì 22 aprile 2008

L'italia dell'Aut-Aut.



In un paese che sembra capace solo di dividersi: - meglio berlusconi o veltroni, meglio totti o del piero, meglio il nord o il sud, meglio le centrali nucleari o le centrali eoliche, meglio il caffè macchiato o il cappuccino con la schiuma, meglio il milan o l'inter, meglio la zuppa con i pomodori o il risotto allo zafferano, meglio le ecoballe o meglio le balle e basta, meglio la bellucci o meglio la ferilli, meglio renatozero o meglio ligabue, meglio repubblica o meglio il corriere della sera, meglio il mare o la montagna, meglio pippo baudo o mike bongiorno, meglio nanni moretti o vanzina, meglio mediaset o meglio la rai, meglio umberto eco o meglio socci, meglio la fede o meglio l'amante, meglio la segretaria o meglio il blackberry, meglio branko o meglio paolo fox, meglio l'aglio o il peperoncino, meglio le donne o meglio gli uomini, meglio la pera o meglio il pecorino, meglio la destra oppure la sinistra, meglio la chiesa o l'anticristo, meglio il sabato o meglio la domenica, meglio la porsche o meglio la ferrari, meglio una gallina oggi che l'uovo domani o meglio l'uovo adesso e della gallina chi se ne impippa -


in questa italia dell'aut-aut per finta, gli italiani hanno capito benissimo una cosa sola: che finora non si è visto niente, e non si muove niente.


Prendiamo l'ambiente: un paese che è fermo a trent'anni fa. Completamente dipendente dall'estero per le sue risorse, completamente sprecone e inefficente all'interno.


Cosa serve per cambiare ?

Forse per esempio che si smetta di dire 'no a priori', o per finta.... E che si dica qualche convinto. Anche da parte di chi, per finta, o per professione dovrebbe solo dire no.

sabato 19 aprile 2008

Il Papa alle Nazioni Unite parla di Ambiente !


Benedetto XVI è il terzo Pontefice di Roma a parlare di fronte all'Assemblea delle Nazioni Unite. Dopo Paolo VI e Giovanni Paolo II (due volte) è toccato dunque a lui parlare ai rappresentanti di 192 paesi del Mondo.


E qualcuno può essersi sorpreso, non conoscendo questo Papa, che tra i temi affrontati - certamente quelli considerati più urgenti per il mondo, oggi - il Papa si sia riferito direttamente e concretamente anche ai temi ambientali.

Riportiamo due passi in particolare - anche perchè ci sembra che siano stati piuttosto ignorati dai giornali italiani (ma non da quelli stranieri). Eccoli qui:

...Certo, questioni di sicurezza, obiettivi di sviluppo, riduzione delle ineguaglianze locali e globali, protezione dell’ambiente, delle risorse e del clima, richiedono che tutti i responsabili internazionali agiscano congiuntamente e dimostrino una prontezza ad operare in buona fede, nel rispetto della legge e nella promozione della solidarietà nei confronti delle regioni più deboli del pianeta. Penso in particolar modo a quei Paesi dell’Africa e di altre parti del mondo che rimangono ai margini di un autentico sviluppo integrale, e sono perciò a rischio di sperimentare solo gli effetti negativi della globalizzazione. Nel contesto delle relazioni internazionali, è necessario riconoscere il superiore ruolo che giocano le regole e le strutture intrinsecamente ordinate a promuovere il bene comune, e pertanto a difendere la libertà umana.

... Qui il nostro pensiero si rivolge al modo in cui i risultati delle scoperte della ricerca scientifica e tecnologica sono stati talvolta applicati. Nonostante gli enormi benefici che l’umanità può trarne, alcuni aspetti di tale applicazione rappresentano una chiara violazione dell’ordine della creazione, sino al punto in cui non soltanto viene contraddetto il carattere sacro della vita, ma la stessa persona umana e la famiglia vengono derubate della loro identità naturale. Allo stesso modo, l’azione internazionale volta a preservare l’ambiente e a proteggere le varie forme di vita sulla terra non deve garantire soltanto un uso razionale della tecnologia e della scienza, ma deve anche riscoprire l’autentica immagine della creazione. Questo non richiede mai una scelta da farsi tra scienza ed etica: piuttosto si tratta di adottare un metodo scientifico che sia veramente rispettoso degli imperativi etici.


Sono parole che - espresse da un Papa, da questo Papa - meriterebbero di essere meditate a lungo, ragionate, e fatte fruttare.

Qui sotto per leggere il discorso del Papa nella sua interezza:
http://www.korazym.org/news1.asp?Id=28378